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Ansonica o Inzolia

Questo vitigno si suppone sia di origine francese e anche il nome sembrerebbe derivare dalla parola "sarie" che in italiano significa "color oro". Tale ipotesi viene supportata dalla presenza storica del popolo normanno nell'area del Mediterraneo Orientale e quindi anche in Sicilia. Questa varietà, oltre che in Sicilia, si é diffusa in Sardegna, sull'Isola d'Elba in Toscana e nelle regioni del Sud Italia. Negli ultimi anni grazie all'introduzione di analisi genetico-molecolari, si é riscontrata una spiccata somiglianza dell'Inzolia con alcuni vitigni greci quali il Rhoditis ed il Sideritis.

Grappolo:

forma tronco-conica, alato ( 1 o 2 ali), tendenzialmente spargolo

Acino:

tendenzialmente grande, ellissoidale, polpa croccante, buccia spessa e ricca di pruina. Ombelico pronunciato.

Peso medio grappolo:

dai 220 ai 380 gr.

Epoche Fenologiche:

Germogliamento: medio

Fioritura: precoce

Invaiatura: precoce

Maturazione: medio-precoce

Giudizio:

Vitigno caratterizzato da produzioni abbondanti e costanti. Le zone di coltivazione devono essere caratterizzate da clima piuttosto caldo, pertanto é tipico delle zone meridionali, grazie anche al fatto che questa varietà resiste bene alla siccità. In primavere piovose manifesta una certa sensibilità alla peronospora, mentre risulta tendenzialmente non suscettibile all'oidio. L'Inzolia é un vitigno a duplice attitudine, infatti le uve prodotte possono essere consumate da mensa o vinificate. Qualora venga vinificato in purezza si ottiene un vino giallo-paglierino con riflessi verdognoli, caratterizzato da un basso tenore acidico e da una marcata nota fruttata (frutta secca e agrumi).

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